Isabella Pers e l’Arca di RAVE

Isabella Pers e l’Arca di RAVE

Isabella Pers e l’Arca di RAVE

di Lara Gaeta

Esiste un luogo nella campagna friulana, a Borgo Soleschiano, un’oasi felice, dove l’essere umano pare finalmente essersi riconciliato con la natura: si chiama RAVE – East Village Artist Residency ed è sia una residenza annuale per artisti internazionali, sia un parco dove vivono animali salvati dal macello e crescono alberi secolari trapiantati nel luogo per evitare l’abbattimento. A RAVE gli artisti sono chiamati a confrontarsi direttamente con l’ambiente naturale circostante e a realizzare un progetto site-specific che parli di animalità e “alterità”, in differenti sfumature, forme e accezioni. Le fondatrici sono Isabella e Tiziana Pers, artiste e attiviste.

 

Il lavoro di Isabella, in particolare, indaga gli equilibri ecologici naturali e l’impatto che il dominio antropocentrico ha su di essi, facendo spesso riferimento all’acqua come elemento simbolico e primigenio, indispensabile per la vita della Terra.

 

Per l’artista l’acqua è soprattuto metafora di vita, di crescita e rigenerazione, ma può essere anche ragione di morte. Nel progetto Toni and the Ark Isabella reinterpreta in chiave simbolica il racconto della Genesi, per parlare del presente. Gli animali accolti nell’Arca sono degli annaffiatoi colorati dalle forme diverse, che contengono la preziosa “acqua della vita”, che può irrigare e abbeverare a sua volta altri esseri. Sono perciò vita sottratta alla morte, che genera altra vita. Anche Toni Romeo, uno dei primi abitanti di RAVE e asino salvato dal triste destino del mattatoio, ora si affianca all’Arca e ne è suo custode. Le pagine di quotidiani che rivestono l’imbarcazione dall’esterno esibiscono e ostentano l’attuale condanna dell’umanità: l’emergenza sanitaria per Covid-19. In questa contemporaneità dai contorni sfumati, dove le leggi imposte dall’essere umano sono state stravolte e la vita e la morte sono diventate improvvisamente due aspetti del quotidiano molto vicini e interconnessi, non si scorge intervento divino all’orizzonte. Siamo noi a generare il “Diluvio”, noi a rimediare con l’ “Arca”.

E l’esperimento friulano di RAVE costituisce in questo senso un esempio sublime di salvezza e riparo, poiché ogni specie sia animale che vegetale assume un ruolo fondamentale all’interno dell’ecosistema. Specialmente in questo momento delicato e fragile è necessario modificare le regole e gli assetti, spostare l’asticella dell’attenzione e della cura dall’essere umano al valore della vita in generale, in una dimensione il più possibile biocentrica.

 

Toni and the Ark è un progetto realizzato per ARKAD / Manifesta 13 – Les Parallèles du Sud, organizzato da KAD, a cura di Dimora OZ, Analogique e RAVE, in partnership con l’ESADMM, in collaborazione con aA29 Art Project, con il supporto dell’Italian Council.

 

 

 

 

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