Among the crows

Among the Crows

Among the crows

Il mondo parallelo di LIU YI

Di Gerben Schermer (curatore specializzato in animazione e arte contemporanea)

La Cina ha una lunga storia nell’animazione. In passato, i lungometraggi venivano realizzati solo per il cinema, ma in seguito la Cina ha avuto molto successo anche nella produzione di corti animati e serie animate per la televisione. Registi di talento lavoravano su grandi produzioni, ma allo stesso tempo erano in grado di lavorare sui propri corti animati, film con la firma di un artista indipendente.

All’inizio di questo secolo sono nate le prime collaborazioni tra l’animazione e il mondo dell’arte. È nata una nuova generazione di artisti visivi che sperimentavano con differenti media.

 

Nel frattempo, le tecniche di proiezione sono cambiate enormemente. In passato i registi e gli artisti multimediali dovevano dipendere dalle proiezioni in 35 e 16 mm. Oggi le proiezioni digitali sono comuni e i luoghi come le gallerie sono sempre più attrezzati per la proiezione e la presentazione di video-installazioni. Vengono utilizzati schermi multipli per interagire con il pubblico, che diventa parte dell’immagine in movimento. L’opera d’arte, tuttavia, non si concentra solo sull’immagine in movimento, ma modella anche un ambiente in cui i film vengono presentati.

 

Il film d’animazione si è guadagnato un posto degno di nota nelle arti visive. L’arte multimediale si è saldamente radicata alle arti più tradizionali. La Cina è un paese con notevoli possibilità per l’animazione e l’arte contemporanea e LIU Yi è un’artista contemporanea che coglie e abbraccia entrambe le opportunità.

 

LIU Yi (1990, Ningbo, provincia di Zhejiang, Cina) si è laureata alla China Academy of Art di Hangzhou, dove vive e lavora. La sua ricerca artistica è stata profondamente influenzata dai precursori del film d’arte cinese e dall’animazione sperimentale.

 

LIU Yi è una giovane artista versatile. Si muove senza sforzo tra le diverse discipline artistiche e le combina insieme. Usa film d’animazione e live-action, installazione, pittura, scultura e altri linguaggi, per trovare il modo più accurato di trasmettere la sua arte, sempre alla ricerca di nuove forme di rappresentazione.

LIU Yi ha partecipato a residenze in Asia e in Europa. Il suo lavoro è stato esposto in gallerie d’arte e musei in Cina e all’estero e incluso in collezioni d’arte in tutto il mondo. I suoi film sono stati proiettati in diversi festival internazionali (di animazione).

 

Questa mostra si concentra sulle sue recenti installazioni di media art A Crow Has Been Calling for a Whole Day (2016) e The Earthly Men (2017). La mostra include video e disegni.

 

Il lavoro di LIU Yi è concettuale e socialmente impegnato e combina tecniche tradizionali con media moderni. Il materiale su cui disegna e proietta gioca un ruolo fondamentale nel suo lavoro, è un’estensione dell’immagine. Scegliere di dipingere su carta di riso, infatti, aggiunge una dimensione ulteriore alle sue animazioni. La carta si muove/restringe per l’umidità dell’inchiostro che viene utilizzato e questo contribuisce a dare una nuova atmosfera al film. La fruizione del suo lavoro è un’esperienza. La visione di un film va oltre la sua singola proiezione. La presentazione dell’opera d’arte e dei film mira all’interazione con il pubblico, per sostenere e rafforzare la percezione del progetto. Il pubblico diventa parte del lavoro ed è in grado di entrare, a suo modo, in sintonia con il mondo che lei sta immaginando. C’è sempre un frammento o una prospettiva diversa da scoprire.

 

A Crow Has Been Calling for a Whole Day (2016) è un documentario creativo in una combinazione di live action e animazione dipinta a mano, un avvincente diario del viaggio che LIU Yi ha intrapreso attraverso l’India: un paese in cui il posto delle persone nella società è determinato. La gente apparentemente lo accetta e LIU Yi lo registra.

Lei attinge alle esperienze, agli stati d’animo e alle condizioni di vita quotidiana delle persone che la circondano. LIU Yi ha dunque la capacità di avvicinarsi incredibilmente ai soggetti che ritrae, senza però diventare parte di quella storia.

Le sue impressioni sono profondamente personali e attraverso le animazioni (dipinte su carta di riso) rappresenta uno spaccato delle tradizioni e del vivere quotidiano. Cerca di immortalare l’amore, i pensieri e le emozioni dell’India, ma anche l’esperienza della malattia e della morte. La sua rappresentazione è limpida e intensa. L’artista proietta le immagini su di un tessuto che, fluttuando leggermente nello spazio, si muove sll’unisono con lo spettatore.

 

The Earthly Men (2017), disegnato su della sottile carta di riso in diversi strati, è un’indagine filosofica sul genere umano. In modo compassionevole e ingegnoso LIU Yi ritrae la sfida universale e senza tempo delle persone ad affrontare il mondo, dunque lo scontro tra la realtà e l’immaginazione e il rifugiarsi in sentimenti distorti per percepire ciò che le circonda.

Le immagini sono delicate e intense e anche per The Earthly Men l’artista ha scelto di realizzare dei disegni su carta di riso. L’immagine verticale ricorda il modo dinamico di filmare con un telefono cellulare. Con le lightbox, invece, LIU Yi ha sovrapposto una serie di sei disegni a formare un unico fotogramma che racchiude in sé l’idea di movimento. Nelle lightbox è chiaramente visibile che la carta fine si ritira attorno all’inchiostro.

 

LIU Yi sa come esprimersi e non si concentra solo sulla tecnica, ma soprattutto sulle persone, su come vivono e interagiscono tra di loro nella società. È curiosa del mondo e ispirata dall’incontro con diversi tipi di culture. Esplora costantemente la natura dell’essere umano e il suo viaggio attraverso la vita.

Lo spettatore è così accompagnato dall’artista in un viaggio attraverso i mondi paralleli che lei stessa crea. Il suo potere percettivo coinvolge tutti i sensi. Viaggiando attraverso l’India LIU Yi è rimasta colpita dai corvi. Questi uccelli si possono vedere e sentire ovunque e hanno una predisposizione alla sopravvivenza, come se non ci fosse nessun altro. Fare appello alle esperienze vissute e riflettere sulla vita nei film dell’artista è un modo per ricordare e un ponte verso la realtà. I mondi tra realtà e fantasia possono essere tanto inquietanti quanto stravaganti e offrire conforto e prospettiva.

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