In common

ISABELLA PERS e NADA PRLJA

IN COMMON

A cura di Laura Cherubini

 

 

3 dicembre 2021 – 16 marzo 2022

 

Inaugurazione | 3 dicembre, dalle ore 18 alle ore 21

aA29 Art Project | Piazza Caiazzo 3, Milano

IN COMMON

Una doppia personale di Isabella Pers e Nada Prlja

A cura di Laura Cherubini

Una riflessione su temi sociali e ambientali contemporanei con opere inedite realizzate per gli spazi della galleria

 

Con IN COMMON, la doppia personale di Isabella Pers e Nada Prlja a curadi Laura Cherubini, aA29 Art Project di Milano presenta, dal 3 dicembre 2021 al 16 marzo 2022 una serie di opere recenti e inedite, realizzate appositamente per gli spazi della galleria.

Con un riferimento, già nel titolo della mostra, all’esplorazione di un terreno comune che si espande sugli assi spaziali e temporali a molteplici livelli di interconnessione e coesistenza con il resto dei viventi, le due artiste, con sguardi diversi ma complementari, intessono un dialogo e una riflessione su importanti questioni contemporanee, sociali e ambientali. Partendo dall’osservazione di un presente fragile e complesso, Isabella Pers e Nada Prlja arrivano ad analizzare le sovrastrutture mediatiche che influenzano la nostra percezione.

I lavori di Isabella Pers interpretano il cambiamento climatico attraverso il linguaggio dell’acqua e la connessione di situazioni fisicamente molto distanti tra loro, ma dalle sorti simili: da un lato gli atolli paradisiaci di Kiribati nell’Oceano Pacifico che subiscono gli effetti di un repentino innalzamento del livello del mare e dall’altro il nord-est Italia, colpito violentemente dalla tempesta Vaia nell’ottobre 2018 che ha distrutto decine di migliaia di ettari di foreste alpine. Le opere raccontano di un tempo che non è più in grado di riallacciarsi al suo ciclico eterno ritorno, ma che prosegue linearmente, senza controllo, attraversando geografie lontane e quotidianità senza coscienza, fino all’immagine tanto impossibile quanto reale, dove ‘l’albero è capovolto, la radice è nell’aria’ (Pierluigi Cappello, “Piove”). Per la raccolta e la lavorazione degli abeti rossi abbattuti dalla tempesta Vaia nella foresta dei Laghetti di Timau si ringrazia Mirco Cigliani, della Cigliani Primo.

Nada Prlja domandandosi quando gli artisti cambieranno le modalità di produzione delle loro opere, per evitare gli sprechi? dà voce a una critica al sistema stesso dell’arte. L’artista ricicla continuamente i suoi lavori per realizzarne di nuovi, in una sovrapposizione di significati, che arricchisce le opere esistentidi nuovi contenuti. Tra le opere in mostra troviamo infatti l’installazione Disaster Diary II (2021) che riutilizza e trasforma il precedente lavoro Non Commercial Agency (2004), su cui dipinge date e luoghi delle catastrofi naturali che si sono verificate tra il 2004 e il 2021: un progetto che critica e riesamina il contenuto delle informazioni che i giornali offrono quotidianamente al pubblico. I due lavori diventano un’unica opera, rimandando un’immagine realistica della situazione mondiale e della sovrapproduzione innaturale del capitalismo.

Il terreno comune di IN COMMON sta nella decostruzione delle pratiche tipiche dei mezzi di comunicazione di massa – come nella rielaborazione di pagine web della serie di disegni Te aba di Isabella Pers o nelle pagine sovra-dipinte dei quotidiani che compongono Disaster Diary II di Nada Prlja – e nelle nuove domande che pongono con il loro lavoro, alla ricerca di una lettura critica del presente e di una riflessione sull’uso e abuso dell’informazione.

IN COMMON mette in mostra una forma di resistenza dentro e fuori il mondo dell’arte: pensare nuove forme di vita comune è un punto di partenza da cui aprirsi a un futuro alternativo, che può ancora essere immaginato.

In occasione della mostra, verrà pubblicato un catalogo che presenterà, attraverso diverse immagini e testi critici – tra cui quello della curatrice Laura Cherubini – le opere in mostra ed altri lavori che permetteranno di approfondire la ricerca delle due artiste.

 

I temi della ricerca di Isabella Pers sono l’osservazione e le interconnessioni tra gli ecosistemi naturali, sociali, e culturali, l’impatto del dominio antropocentrico sulla vita del pianeta e le trasformazioni del nostro tempo. Le sue azioni collettive, in particolare, sono rivolte ad indagare processi cognitivi che aspirano alla simbiosi tra i viventi e gli elementi naturali, analizzando le dinamiche sociali che caratterizzano le scelte della nostra specie ed immaginando visioni inedite tramite l’incontro tra diverse percezioni. Negli ultimi anni sta lavorando sulla memoria dell’acqua e delle piante, e su come l’azione umana possa interagire in maniera simbiotica con questi percorsi. È co-ideatrice, insieme alla sorella Tiziana, di RAVE East Village Artist Residency (www.raveresidency.com), un meta- progetto che apre il dialogo sul ruolo dell’arte contemporanea nei confronti dell’alterità animale in una prospettiva biocentrica ed antispecista. Le sue opere sono state presentate in diversi contesti, tra cui: Ludwig Museum of Contemporary Art, Budapest; Arkad / Manifesta 13 Marseille; Libere Tutte, Casa Testori, Novate Milanese; Sustainable Art Projects Caught on Video, EDRA50 Brooklyn, New York University; Bordercrossing, Manifesta 12 Palermo;Nestx@TheIndependent, Museo MAXXI Roma; Biennale dell’Architettura di Seoul; The Next Flow, aA29 Art Project Milano; One Night Stand Gallery, Sofia; PAC, Milano; PAV Torino; 54. ed e.c. 53. Biennale Internazionale d’Arte di Venezia; Villa Manin, Passariano; New York Public Library; Zentral Bibliothek Zurich; Palazzo Reale di Napoli; Miami- Dade Public Library, Miami; Museo MADRE, Napoli; National Library Buenos Aires; Madison Avenue. Where Fashion Meets Art, in collaborazione con il Whitney Museum of American Art, New York; Whitechapel Gallery Londra. È presente nell’Agency of Unrealized Projects (AUP) archive, progetto di e-flux e Serpentine Gallery London. Ha tenuto lectures in diverse università, accademie di belle arti e musei, in Italia e all’estero.

 

Nada Prlja è un’artista il cui lavoro si occupa delle complesse situazioni di disuguaglianza e ingiustizia nelle società. Utilizzando diversi media, i suoi progetti presentano diversi livelli e vengono realizzati appositamente per un luogo o parlano di una condizione specifica. Lavora principalmente con installazioni, video-installazioni, live art e progetti d’arte pubblica. L’obiettivo principale di Prlja è quello di influenzare la società nel modo più diretto; sfida il discorso critico su questioni di politica attuale, nazionalismo, transizione dei paesi ex-socialisti, diritti umani, migrazione, ecc., allo stesso tempo, il suo lavoro mantiene un’autenticità concettuale ed estetica. Il lavoro di Prlja adotta la qualità specifica del contesto di un dato luogo o un certo tipo di condizioni sociali, che possono variare da progetto a progetto nella scelta dei media ritenuti più appropriati. Prlja ha rappresentato la Repubblica di Macedonia del Nord all’ultima 58a Biennale di Venezia nel 2019. Ha partecipato a numerose Biennali internazionali, come la 14a Triennale del Baltico, Lituania; la Biennale Internazionale di Innsbruck, Austria; la 7a Biennale di Berlino, Germania; Manifesta 8, Spagna; la 5a Biennale di Mosca (Film Program), Russia; la IV Bienal del Fin del Mundo de Arte Contemporáneo, Cile & Argentina; la 28a International Printmaking Biennale, Slovenia e la 9a International Biennale of Miniature Work, Serbia. Ha presentato il suo lavoro in numerose mostre personali e collettive e mostre selezionate sono state presentate al MAXXI, Roma; Kunsthalle Krems, Krems; White Cube, Londra; Calvert 22 Foundation, Londra; Palais de Tokyo, Parigi; Lewis Glucksman Gallery, Cork; Szuki Museum, Lodz; David Roberts Art Foundation, Londra; Hong-Gah National Museum, Taipei; Zacheta National Gallery of Art, Warsaw; ecc. Ha insegnato in diverse università di Londra e ha co-fondato a Skopje l’Independent International Project Space – SIA Gallery. (www.nadaprlja.com)

 

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